"Ciò che è interessante è il rapporto tra la semplicità dell’immagine che percepiamo trovandoci all’esterno, da un parte, e la complessità che esiste dal momento che si oltrepassa questo muro. Qui ci si trova davanti a un qualcosa di più vivo, un contrasto. L’architettura si gioca sul senso di sorpresa e di mistero"Jean Nouvel

Jean Nouvel

Jean Nouvel (Fumel, Francia, 1945) è notoriamente considerato fra i più importanti architetti del nostro tempo: autore di alcune fondamentali testimonianze dell’architettura contemporanea fra le quali l’Istituto del Mondo Arabo (Parigi, 1987), la Foundation Cartier (Parigi, 1993), l’Opera de Lyon (Lione, 1993), il Musikhalle/centro culturale e congressi (Lucerna, 1992), la Galerie Lafayette (Berlino, 1995) – fra le opere recentemente completate si annoverano l’ampliamento del Museo Reina Sofia a Madrid e la Torre Agbar a Barcellona. Nella particolare poetica architettonica di Nouvel si ritrova una evidente considerazione del valore della diversità, manifestato principalmente nella particolare attenzione alle condizioni del contesto di progetto, inteso sia in senso fisico (il luogo) sia culturale. La sua architettura è sensibile alle mutazioni del mondo contemporaneo e per questo esprime, ogni volta in modo diverso, una varietà di linguaggio e di forma che sono sempre il risultato di una personale interpretazione dei presupposti contestuali. Le opere di Nouvel si ritrovano sospese tra due antipodi: il desiderio di un’estetica della de-materializzazzione dell’architettura – di cui è caso esemplare la “Torre senza fine” (Parigi, 1989) – e la volontà di ri-affermare la massa greve della terra, creando volumi monolitici che plasmano un landscape artificiale introiettando spazi e funzioni urbane – come l’Icelandic National Concert, Conference Hall and Hotel (Reykjavik, 2005).

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