Nuovo appuntamento con Campus People, la rubrica attraverso cui Kilometro Rosso dà spazio e voce ai Resident Partner del Campus e alle loro persone.
Oggi bussiamo alla porta di Jacobacci & Partners, una delle principali società di consulenza europee nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale, per intervistare uno dei suoi professionisti: Danilo De Lorenzo, consulente in proprietà industriale, specializzato nella valorizzazione e tutela dell’innovazione attraverso gli strumenti di proprietà intellettuale come brevetti, design, diritto d’autore (software).
Un ingegnere in Jacobacci
Quello di Danilo è il caso di un ricercatore che, a un certo punto della carriera, è passato dal laboratorio alla scrivania per mettere le sue competenze a disposizione di altri innovatori che avevano bisogno di proteggere le loro idee. «Dopo la laurea in Ingegneria Biomedica – racconta – ho conseguito il dottorato di ricerca di alta qualificazione congiunto tra i tre Politecnici di Milano, Torino e Bari, in ingegneria biomedica e biomeccanica. Ho svolto attività di ricerca negli Stati Uniti e in Israele e ho lavorato come ricercatore al Politecnico di Milano occupandomi principalmente di ricerca nell’ambito di sistemi robotici per la neurochirurgia e le interfacce aptiche (i dispositivi che permettono di manovrare robot e di ricevere in risposta delle sensazioni tattili, ndr)». Dopo un ulteriore percorso formativo in tema di Proprietà intellettuale, la strada di Danilo e quella di Jacobacci & Partners si incontrano.
Marchi, brevetti, tecnologia
150 anni di storia. 90 professionisti e più di 350 persone divise in 15 sedi, in Italia e all’estero. 100.000 brevetti e 120.000 marchi gestiti in tutto il mondo per conto di oltre 10.000 clienti. Bastano questi numeri per dare la misura delle attività di Jacobacci & Partners, che offre anche supporto legale relativo alla contrattualistica per la cessione o licenza di titoli di proprietà intellettuale, alla contraffazione e alla protezione del know-how. Come si arriva a questi risultati? «La nostra forza è offrire un servizio anche sulla strategia di creazione, gestione e uso della proprietà intellettuale – è la risposta di Danilo De Lorenzo – e restare costantemente all’avanguardia, anche nella gestione interna e negli strumenti di lavoro, in un settore generalmente tradizionalista e poco aperto al cambiamento. Inoltre, grazie al nostro team di professionisti con formazione multidisciplinare, siamo in grado di offrire consulenza in tutti i principali settori tecnologici, tra cui meccanica, meccatronica, elettronica, software, tecnologie mediche, chimica industriale e farmaceutica, biotecnologie, scienze alimentari e varietà vegetali».
Il suo lavoro in tre parole chiave
«Premetto che è un lavoro bellissimo – ci dice Danilo -. Mi vengono in mente queste tre parole chiave, anzi una la faccio diventare doppia, così posso aggiungerne una in più»:
Una propensione, quella all’innovazione tecnologica, che Danilo esprime anche nella vita privata. «Venendo dal mondo della ricerca, sono avido di sapere, nel senso più etimologico del termine: il buon sapore del conoscere e dello scoprire, soprattutto in tema di tecnologia. A casa ho anche un mini-laboratorio con stampante 3D. Al momento sono particolarmente affascinato dall’intelligenza artificiale, un ambito che, a mio avviso, trasformerà il nostro modo di vivere».
Kilometro Rosso, la casa delle idee
Jacobacci & Partners è presente nel campus dal momento della sua fondazione. Una location perfetta per una società che promuove lo scambio di idee, come osserva ancora Danilo: «Il nostro mestiere è tutelare e valorizzare le idee per promuoverne la collaborazione, cioè lo scambio sano, proprio grazie agli strumenti di proprietà intellettuale. Kilometro Rosso diventa quindi il terreno naturale e ideale per svolgere questa attività, dato che nasce proprio con l’intento di favorire lo scambio di idee. Quando questo scambio si basa su principi sani e solidi, i progetti che ne derivano hanno maggiori possibilità di durare nel tempo e di generare benefici per le persone coinvolte e per l’intero ecosistema». E conclude: «Nella nostra attività quotidiana ci imbattiamo sempre nella cooperative-Innovation che trova la sua piena espressione quando si fonda su un equilibrio degli interessi e della paternità dei contributi, esaltando anziché soffocando i contributi di chi collabora all’innovazione».