L’importante ricerca del Professor Giuseppe Remuzzi nell’ambito delle malattie renali, trasversale in tutti i continenti e dall’alto valore umanitario, gli ha permesso di ottenere un prestigioso riconoscimento negli Stati Uniti: Il “Lennox K. Black International Prize for Excellence in Medicine” dell’università Thomas Jefferson di Philadelphia.
È il primo italiano, tra luminari di fama mondiale, che ogni due anni vengono onorati con questo riconoscimento che dal 1993 manifesta l’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca e della tecnologia biomedica. Il nome di Giuseppe Remuzzi, coordinatore delle ricerche all’Istituto Mario Negri, si iscrive all’albo d’oro accanto a due premi Nobel per la medicina: l’australiano Barry Marshall e il tedesco Harald Zur Hausen.
Il Professor Remuzzi, che ha condotto gli studi in collaborazione con i ricercatori del Mario Negri e i clinici dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, ha contribuito a far capire come si evolvono le malattie renali, che spesso causano danni irreversibili, e come si può arrestare questo processo. I suoi studi permettono, nell’ambito delle malattie renali, di alleviare la sofferenza umana dando speranza a milioni di persone.
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