Bergamo riparte dall’innovazione industriale

Da settembre Kilometro Rosso ospiterà JOiiNT LAB – Robotic Intelligence League Bergamo, un nuovo laboratorio dedicato alla robotica collaborativa e all’intelligenza artificiale per applicazioni in ambito industriale

Il JOiiNT LAB – Robotic Intelligence League Bergamo è il laboratorio promosso da Kilometro Rosso, Confindustria Bergamo e Università degli Studi di Bergamo, che verrà realizzato congiuntamente dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e da Intellimech, il Consorzio per la meccatronica che opera già nel campus di Kilometro Rosso. Anche il JOiiNT LAB opererà all’interno del nostro parco scientifico da settembre, in un periodo particolare per il nostro Paese, nella “fase tre” di un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. E lo fa proprio per dare un forte segnale di innovazione industriale.

Per Salvatore Majorana, Direttore di Kilometro Rosso, la creazione di JOiiNT LAB segna il raggiungimento di un traguardo importante: fare sistema attraverso i territori integrando le eccellenze del Paese. «La missione di Kilometro Rosso è proprio questa, e poter accogliere il laboratorio nei nostri spazi è un segno di impegno e dedizione che ha radici lontane. Seguo il progetto da quando ero ancora in IIT, e ritrovare tanti amici, tra i migliori robotici del mondo, è una vera soddisfazione» racconta Majorana.

JOiiNT LAB avrà un ruolo strategico nel favorire l’incontro tra le soluzioni avanzate di IIT e le nuove esigenze delle imprese, perché svilupperà e integrerà una serie di tecnologie che condurranno il processo di innovazione industriale verso standard sempre più avanzati. Per il Presidente di Intellimech Gianluigi Viscardi «Investire oggi nell’intelligenza artificiale e nella robotica significa favorire sensibili innovazioni di prodotto e di processo, nonché rendere il territorio e le nostre imprese sempre più attrattive».

Tra gli obiettivi previsti dal laboratorio JOiiNT LAB ci sono:
• lo sviluppo di una piattaforma di embodied artificial intelligence (EAI);
• lo sviluppo di tecnologie in ambito robotica avanzata applicabili in diversi settori del manifatturiero;
• la formazione di figure professionali di alto livello grazie al trasferimento delle competenze scientifiche e tecnologiche di IIT;
• lo sviluppo di metodi di smart working remoto per il controllo degli impianti industriali, in modo da favorire la continuità produttiva senza rischi e la riduzione dell’impatto negativo sul tessuto economico del Paese, in caso di nuove emergenze sanitarie;
• il rafforzamento delle competenze specialistiche e la loro diffusione per contaminazione a tutto il sistema territoriale.

«L’Italia ha un tessuto industriale di primaria importanza nel quale la robotica può portare ulteriore innovazione e competitività in tempi molto brevi. E il laboratorio congiunto con Intellimech in questo momento storico offre una concreta possibilità di rilancio del nostro Paese» commenta il Direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta.

Il ruolo del campus di Kilometro Rosso e di Confindustria Bergamo a sostegno del processo di innovazione industriale promosso da JOiiNT LAB sarà fondamentale, così come la partecipazione di nove aziende che hanno creduto nel progetto e che aderivano già al Consorzio Intellimech: ABB, Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi, Giovenzana International, SDF, SIAD, Valtellina. Il progetto del laboratorio, che prevede un investimento di 5,2 milioni di euro, vedrà il coinvolgimento di 15 ricercatori e una decina fra ingegneri, specialisti di elevata formazione e dottorandi provenienti dal network di Kilometro Rosso e dalle imprese, per un totale di circa 25 operatori complessivi che svolgeranno l’attività sotto la supervisione dei ricercatori IIT, operanti nel campo della robotica avanzata.

«Un’iniziativa con una grande valenza strategica – sottolinea il Presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia –, un ulteriore passo nell’attuazione della nostra vision territoriale di consolidare il nostro primato come uno dei poli più rilevanti in Europa del manifatturiero nei settori ad alta e media tecnologia. L’emergenza sanitaria e la difficile ripartenza rendono ancora più pressante l’accelerazione di questi processi. Il laboratorio favorirà quindi un significativo salto di qualità di tutto l’ecosistema dell’innovazione, diventando anche il simbolo della volontà di ripresa del territorio e della sua capacità di collaborare su obiettivi comuni».

E, come conclude il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti, «il laboratorio sarà un motore d’innovazione con benefici positivi per tutto l’ecosistema territoriale, un acceleratore alla crescita economica e industriale della provincia».

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